Le Lucciole

Le Lucciole

a cura di

pp. 520, 1° ed.
9788829794140
ppolito Nievo nacque a Padova il 30 novembre 1831, morì la notte fra il 3 e il 4 marzo 1861, nel naufragio del vapore «Ercole», sulla rotta Palermo-Napoli. Visse tra il Veneto, la Lombardia e il Friuli. L’ultimo dei tre decenni che gli toccarono in sorte – oltre alla sua partecipazione alle imprese garibaldine dei Cacciatori delle Alpi e poi dei Mille – risulta straordinariamente ricco di scrittura: poesie, collaborazioni giornalistiche, cronache di costume, drammi, commedie, tragedie, saggi letterari e politici, racconti e romanzi, fino alla grande epopea progettuale – di una vita e di una nazione – de Le Confessioni d’un Italiano, a compendiare e immaginare nello spazio di una lunga esistenza romanzesca l’«esemplare» di «innumerevoli sorti individuali». L’edizione nazionale - riconoscendo all’opera di Nievo non soltanto il suo valore, ma anche la sua rappresentatività culturale nel canone letterario italiano ed europeo - pubblica per la prima volta la raccolta completa delle opere dello scrittore. La forma scelta non è quella monumentale di grossi tomi disposti cronologicamente o tematicamente, ma quella, agile, della collezione che presenti - nel testo critico e col corredo di un commento - le singole opere e le raccolte nella loro originale individualità. A raccolta delle poesie scritte nel triennio 1855- 1857, Le Lucciole nascono in un contesto storico-politico e letterario cruciale per Ippolito Nievo: sono gli anni dei processi di Mantova, dei guai giudiziari per il racconto L’Avvocatino e dei frequenti soggiorni a Milano. Ed è in questo periodo che Nievo scrive le prime novelle campagnole, Angelo di bontà, Il Conte Pecorajo, Il Barone di Nicastro; di lì a poco avrebbe iniziato anche la stesura delle Confessioni. Le Lucciole spiccano per la loro sperimentazione e vivacità metrica, stilistica e linguistica, capaci di una panoramica straordinaria su un secolo volto alla modernità poetica. Una nuova edizione delle Lucciole vuole ora dar conto di questo particolare momento: entro l’opera nieviana, poetica e complessivamente intesa, ed entro le coordinate più ampie della nostra storia letteraria.

Autore

nacque a Padova il 30 novembre 1831, morì la notte fra il 3 e il 4 marzo 1861, nel naufragio del vapore «Ercole», sulla rotta Palermo-Napoli. Visse fino ai vent'anni tra il Veneto, la Lombardia e il Friuli. L'ultimo dei tre decenni che gli toccarono in sorte - oltre alla sua partecipazione alle imprese garibaldine dei Cacciatori delle Alpi e poi dei Mille - risulta straordinariamente ricco di scrittura: poesie, collaborazioni giornalistiche, cronache di costume, drammi, commedie, tragedie, saggi letterari e politici, racconti e romanzi, fino alla grande epopea progettuale - di una vita e di una nazione - de Le confessioni d'un italiano, a compendiare e immaginare nello spazio di una lunga esistenza romanzesca l'esemplare di innumerevoli sorti individuali. Alla cultura italiana manca ancora una raccolta completa delle sue opere. L'edizione nazionale torna a progettare quest'impresa, dopo la mancata realizzazione di due iniziative negli anni cinquanta-sessanta e settanta-ottanta dello scorso secolo. La forma scelta non è quella monumentale di grossi tomi disposti cronologicamente o tematicamente, ma quella, agile, della collezione che presenti - nel testo critico e col corredo di un commento - le singole opere e le raccolte nella loro originale individualità.